Teatro in corso: con “La locanda del mare”, a Verucchio, debutto in scena. Tranquilli, non sono solo, gli altri sanno recitare

Tra le migliaia di riminesi che ogni inverno ammazzano il placido sonnecchiare del Paese di Moraldo a colpi di corsi e seminari, ci sono anche io. C'è chi studia le danze etniche, quella del ventre, la pittura, le filosofie orientali, lo yoga, il fumetto, la cucina e l'inglese. Io faccio teatro. Sounds good, he?! Se poi uno non mi ha mai visto recitare, wow! il suono è più squillante. C'è da dire che a Rimini più o meno tutti fanno teatro: ci sono una trentina di compagnie, un'associazione di associazioni, un paio di siti, tre o quattro sedi permanenti di attori e corsi. Se ci aggiungiamo le compagnie dialettali, le parrocchie e i pugili, quando salgono sulle gallerie dell'autostrada, tra poco qualcuno si sveglierà e ci ribattezzerà con un nomignolo tipo "capitale europea della recitazione" (che qui, come definizione, va tanto di moda...). Capirete, quindi, che sono in buona compagnia.

Per la maggior parte delle corsisti invernali non c'è lo scoglio del saggio finale, riservato di solito a estasiati papà e mamme - che possono così sdilinguirsi nel talento del pargolo. Per chi fa teatro, invece, qualche volta si. E' il nostro caso: Saggio di fine corso del laboratorio teatrale di Verucchio (è lì che andiamo a recitare). Sabato 24 e domenica 25 maggio metteremo in scena "La locanda del mare", libero adattamento di Chiara Cicognani, che ne cura la regia insieme ad Alberto Guiducci - i nostri mentori - del libro di Alessandro Baricco "Oceano Mare". Reciteranno, oltre al sottoscritto, Manuela Fabbri, Patrizia Farioli, Valeria Galoppa, Francesco Longo, Federico Maioli, Alice Moroni, Paola De Paoli e Silvia Pasetti, che da qualche anno seguono il laboratorio organizzato da Korekané (sempre Chiara Cicognani e Alberto Guiducci). Inutile dire che per quelle due sere siete tutti precettati.

La storia, per chi non conosce il libro - male, è uno dei tre testi di Baricco da leggere, insieme a Castelli di Rabbia e Questa storia - è ambientata in una locanda in riva al mare, un luogo opalino come una scogliera nel calico, curioso rendez-vous di curiosi - e divertenti - personaggi persi dietro la loro ricerca. Un pittore che, ormai pago del successo di ritrattista, si lancia nel suo impossibile capolavoro: fare un ritratto al mare. Una donna sposata, che in riva al mare tenta di ritrovare la bussola per le sue idee sull'amore, dopo essere incappata nella malattia dell'adulterio. Un bizzarro studioso dei limiti della natura alle prese con un'improbabile enciclopedia. Una quindicenne che, attraverso il mare, uscirà da un'ipersensibile infanzia per entrare nella vita, il suo prete precettore, un misterioso uomo "dallo sguardo dell'animale in caccia", e, infine, un ragazzino - guardiano della locanda, sorta di angelo custode di questi personaggi alla ricerca di sé stessi.

L'adattamento di Chiara, pur asciugando il canovaccio di Oceano Mare, rispetta sia la ricerca letteraria di fondo, il mare (grandemente ispirata al poderoso lavoro di Herman Melville) sia la leggerezza narrativa. L'adattamento del testo si concentra sui caratteri dei personaggi, esaltandone attraverso la bizzarria le domande che li agitano, rendendole comuni sulla scena e in platea. In più, segnalo un riuscito - per me, ma se non venite tocca stare a fidarsi - sviluppo dei temi dell'amore e della femminilità, i quali, sfaccettando il personaggio della donna in tre alter ego, si estendono alla sorellanza. Piacevolissimi.

Tutto questo per dire che, se il lavoro procede così, tra due mesi potrete assistere a un diverte spettacolo, leggero q.b. ma non leggerino. Se vi piace il mare, o semplicemente vi rendete conto di quanto il suo sconfinato orizzonte sia in grado di risvegliare o amplificare i propri segreti pensieri, "La locanda del mare" fa per voi.

Dimenticavo. La costola l'ho rotta al corso. Quindi, aspettatevi anche un po' di azione.

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Commenti

Giunta alla terza riga del tuo post ho avuto un soprassalto: "danza del ventre?....."Per un attimo ho temuto il peggio.Scherzi a parte: mi segno le date in agenda. Ciao ciao! 

... stiamo lavorando per lei, madame....

Ciao Enrico, mi chiamo Rudy e seguo un progetto che si chiama Blogolandia (http://blogolandia.it). Ho letto il tuo blog e lo trovo interessante così ho pensato di contattarti. Vorrei farti una proposta a proposito di un urban blog: se ne hai voglia scrivimi a questo indirizzo: rudy.bandiera[at]blogolandia.it
Grazie.
Chiedo scusa a tutti per essere off topic e se mi sono intromesso nei commenti, ma non ho trovato nessun indirizzo eMail.