Inviato da Enrico Rotelli il 22 Gennaio, 2014 - 17:26
Il primo incontro tra la cooperativa Feynman e la delegazione sindacale di Cgil, Cisl e Uil ha segnato un piccolo passo in avanti per i 15 lavoratori, me compreso, coinvolti nella vertenza: l'azienda, che proponeva il licenziamento collettivo, ha accettato la proposta sindacale di richiedere la cassa integrazione in deroga per tre mesi, con decorrenza dal 1° gennaio.
Inviato da Enrico Rotelli il 21 Gennaio, 2014 - 23:37
Papà voleva che facessi come Moraldo, il protagonista del film I vitelloni, di Fellini. “Metti la testa fuori dalla caverna” mi diceva. Per questo mi propose di imbarcarmi sulle navi della Grande Compagnia Petrolifera. A me Moraldo piaceva. Soprattutto la scena di quando prende il treno e lascia la città a quei pataca dei suoi amici. Anche se all'epoca, pur avendo già visto il film, non l'avevo capito appieno. Forse perché non avevo capito Rimini così come la conosco ora. Non avevo la maturità, ma la curiosità sì.
Inviato da Enrico Rotelli il 15 Gennaio, 2014 - 16:05
Uno dice: beh, perdiamo il lavoro e pensa che sia finita lì. Si chiude una porta e si apre un portone, forse. E in qualche modo mi piacerebbe fosse così. E invece si scopre che si spalancano un sacco di feritoie da quella porta che si sta chiudendo, feritoie che occorre studiare, scrutare e poi tentare di aprire. Perché la porta che viene chiusa, forse, non è stata chiusa nel modo più corretto. Ma occorre dimostrarlo.
Inviato da Enrico Rotelli il 14 Gennaio, 2014 - 22:39
Ogni volta che leggo su Fb frasi del tipo “Clamorosa rivelazione”, “incredibile”, “prima che venga censurato”, “quello che non vedrete mai in televisione” mi vengono in mente certi personaggi, quando in televisione impazzavano gli urlatori nelle televendite. Robertino, mi pare si chiamasse uno, quello robustino, con i baffi, che sembrava sempre sull'orlo dell'infarto e in deficit d'ossigeno. Oppure la mitica Wanna Marchi, prima che le disavventure troncassero una gloriosa carriera di teleimbonitrice. E gli emuli?
Inviato da Enrico Rotelli il 2 Gennaio, 2014 - 14:14
Tutte le sere alle nove un sms mi avvertiva se avrei lavorato il pomeriggio dopo. Se non c'era lavoro, sarei stato a casa. Oggi, un sms mi ha confermato quel che già si ipotizzava: starò a casa a tempo indefinito. L'azienda presso la quale avevamo l'appalto ha disdetto il contratto causa cessione ramo d'azienda. E io e altre 16 persone non sappiamo quale sarà il nostro destino lavorativo. Tutto via sms. Per un anno ha funziona così: il messaggino mi diceva se c'erano dei libri da smistare ai vari ordini, inscatolare, impilare in bancali, sigillare e avviare alla spedizione.