Inviato da Enrico Rotelli il 11 Febbraio, 2019 - 12:29
Un giorno la nebbia era tanta che non si vedeva da qui a là, cioè una decina di metri, forse anche meno. Ero imbarcato su un peschereccio vecchio, con la prua a picco che sembrava un bragozzo e la poppa allungata che sembrava la coda ritta di un tacchino, con un comandante che definire alcoolista era un eufemismo: una cassa di vino bianco gli durava un giorno in mare. Stavamo tornando in porto e per un po' abbiamo viaggiato a radar, ma vicino all'imboccatura non bastava più: toccava seguire il nautofono e guardare.
Inviato da Enrico Rotelli il 29 Novembre, 2007 - 16:13
A Rimini il molo di levante è la passerella che porta la città dentro il mare. E' nato lungo per evitare che la maretta (o il mare grosso) da levante si incanali nel porto, offrendo una zona di relativa bonaccia agli scafi che da secoli imboccano il canale. Ma è anche, come qualcuno l'ha definita, la seconda passeggiata della città, che si ritrova qui, a braccetto o in solitudine, a godere del sole o della pioggia, dello sciabordio o del ruggito delle onde, passeggiando fin dentro l'Adriatico.