Inviato da Enrico Rotelli il 12 Settembre, 2013 - 23:49
Non mi reputo bacchettone, credo nella legalizzazione delle droghe leggere, non ho figli, ma quando ho letto che uno sponsor della giovanile di calcio di Rimini è il Cocoricò ho storto il naso. Perché credo che il Cocco stia all'educazione calcistica come una dama di carità sta alla solidarietà. E ancora di più l'ho storto leggendo i commenti di chi invece quei soldi “pochi, maledetti e subito” (l'ho messo tra virgolette per ironia, ovvio) li apprezza, li brama e se ne frega da dove vengono.
Inviato da Enrico Rotelli il 15 Agosto, 2013 - 21:17
Ieri ho raggiunto il battesimo del campo: le mie prime nove buche. Ufficiali. Essì, perché in realtà ero già sceso su un golf course, in Scozia. Lì, nessuno mi ha chiesto nulla. Qui, in Italia, invece, dopo esserti affiliato alla Federazione Italiana Golf, la trafila è decisamente diversa, come puoi leggere qui: prima diventi giocatore non abilitato (Na).
Inviato da Enrico Rotelli il 27 Luglio, 2013 - 19:15
C'è qualcosa di autolesionistico nella politica comunicativa dei Nuovi Balilla. Loro ci provano a mostrare i muscoli come gli “antenati”, fieri e impettiti nel nuovo look fatto di camicie immacolate e bandiere garrenti. E fin qui, gli va bene. Se scatti una foto senza indugiare nei particolari dei volti, magari possono essere pure equiparati ai combattivi nonni (se a loro fa piacere...). Il problema è quando lasciano il libro e, prima di imbracciare il moschetto, si impratichiscono di altre armi. E qui il neobalilla, ahimè, scivola. Stavolta sulla classica buccia di banana.
Inviato da Enrico Rotelli il 8 Luglio, 2013 - 10:15
Il primo amore a quattro ruote fu la Citroën Dyane 6. Gialla. Anche il secondo. Rosso fiammante. E quando raggiunse i limiti di età, non portai la mia Dyane dallo sfasciacarrozze. La portai alla Mutoid Waste company, a Santarcangelo Perché sapevo che quegli artisti squinternati le avrebbero dato una seconda vita. Il che mi piaceva assai.
Inviato da Enrico Rotelli il 11 Maggio, 2013 - 17:10
Death is nothing at all. It does not count. I have only slipped away into the next room. Nothing has happened. Everything remains exactly as it was. I am I, and you are you, and the old life that we lived so fondly together is untouched, unchanged. Whatever we were to each other, that we are still. Call me by the old familiar name. Speak of me in the easy way which you always used. Put no difference into your tone. Wear no forced air of solemnity or sorrow.