Scrittura "open source", è nata la wikinovel: amillionpenguins

Può la collaborazione, il networking che caratterizza lo sviluppo nella Rete, nei software, che impregna così fortemente la filosofia "Open source" e le sue migliaia di (af)filiazioni, essere applicato alla scrittura e, in definitiva, alle arti? E' quanto si chiedono un pugno di professionisti, scrittori e ricercatori (in questo manifesto) che gravitano intorno alla Penguin, nota casa editrice inglese, e all'università De Montfort di Leicester, al punto da varare un esperimento di scrittura "open source", amillionpenguins, una novella aperta alla collaborazione di chiunque, seguendo le regole delle comunità digitali: registrarsi, utilizzare le pagine in modo appropriato (la prima pagina per la novella, discussioni e commenti in quella dedicata), ricordarsi che i collaboratori alla wikinovel (dovrebbe essere nato un neologismo) "possono venire da differenti paesi e culture e possono esprimere differenti visioni e prospettive: siate rispettosi di tali differenze", attenzione alla decenza, alla legalità o al linguaggio sessualmente esplicito e alle potenziali controversie. E poi altri aspetti, come il limite di 250 parole per persona, la possibilità di mettere mano al testo, revisionandolo, tagliandolo, insomma, la solita cucina del testo, ma socializzata. La scommessa è forte: si tratta di uscire dai canoni classici della scrittura o dell'arte in genere, da sempre caratterizzati dal lavoro artigianale di un singolo intento alla propria arte, come il citato James Joyce diceva, forgiando la propria creatura nella "fucina della propria anima". O, in alcuni casi, da collaborazioni che hanno prodotto libri o storie. Ne tiro fuori qualcuno a caso dalla libreria, a memoria e li cito - superficialmente, lo so - giusto per dare qualche idea: il quintetto italiano Wu Ming in questi anni, Rocco e Antonia di Porci con le ali negli anni '70, Borghes e Bioy Cases con "Sei problemi per don Isidro Parodi". Ma Amillionpenguin.com cerca altro, tenta una scrittura socializzata, una storia e dei personaggi a partire da un piccolo canovaccio che si sviluppa in modo "open source", come gli strumenti usati, il mediawiki, la piattaforma che fa girare le enciclopedie Wikipedia, per la novella e la revisione del testo, e wordpress per il blog che accompagna la wikinovel. Il gruppo base si chiede se uno scrittore può lasciare fuori dalla porta il proprio ego e dare vita, insieme ad una folla più o meno anonima, a una "credibile voce narrativa". Una domanda alla quale si avrà una prima, parziale risposta tra qualche settimana.

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Commenti

Ho qualcosa di meglio da farle vedere ... si tratta di un BREVETTO INTERNAZIONALE. Le ho lasciato il sito ma ( per cortesia ) non pubblichi nulla. Ho la televisone alle spalle. Nel sito trova il mio telefono mobile ... se vuole mi chiami ... lei è persona molto attenta.
Lo ribadisco ... legga solo ... è in ballo una selezione televisiva.
Saluti e complimenti a lei per la capacità di osservazione.
Le stringo la mano.