Piccolosegretario

Ci risiamo: il tema dei costi della politica è di nuovo in auge. Cosa tagliamo? Posti in parlamento? Enti locali? Poltrone di secondo livello? Le ricette si sprecano, tutte parziali, ovviamente, perché una riforma del diritto pubblico presuppone un riassetto degli organi dello stato, dei pesi e dei contrappesi di una democrazia. Eccheccavolo, mica è un bilancio familiare: basta con la breasaola, da oggi solo prosciutto cotto. Anzi, spalla. Non si può essere tutti costituzionalisti, però l'argomento è abbastanza da bar. E lì lo leggo: “Riformiamo la politica” dice Piccolosegretario. E butta lì la sua ricetta: eliminiamo la comunità montana. Oibò, ha ragione: io abito in un comune sul mare, che ci faccio con la comunità montana? Sissisì, tagliamola. E mi leggo il suo intervento appassionato. Cavolo, questo dice un sacco di cose belle. Quasi quasi lo voto. E poi vado su Google e digito il suo nome: Piccolosegretario. Voilà: membro del consiglio di amministrazione della Pro loco Valtrompietta. Indicato dalla Comunità montana. Membro del cda della polifonica trompiettese. Indicato dalla Comunità montana. Ostia, allora, vuole abolire l'ente che gli ha dato degli incarichi... E' un puro... To', c'è pure una crociata: “Valtrompietta in subbuglio, guerra in Comunità montana, Piccolosegretario contro il presidente”. Botte da orbi, date e prese: “Lei è un mafioso”, “Se io sono un mafioso, lasci mo' gli incarichi che ha avuto da me!?” “Te cul, io sto qua: rappresento il popolo valtrompiettese”. He, c'ha ragione, allora, riformiamo la politica. A cosa serve più la Comunità montana: chi ha avuto ha avuto, chi ha dato a dato. Tanto, io che leggo sono al bar: scordammoce pure 'o passato.

P.S. Nella casa di Kikko è nato un nuovo personaggio immaginario: l'alter ego di PierUgo B, e sta dall'altra parte dello schieramento.