Buon San Valentino

San Valentino è una sfiga. Se hai la morosa oppure se non ce l'hai, comunque è una sfiga. A cominciare dal tam tam mediatico che lo preannuncia, che uccide ogni romanticismo. Altro che i baci perugina, con quella coppia d'altro secolo abbozzata in un cielo azzurro, preludio zuccheroso al bigliettino in cinque lingue e alle noccioline affogate nella dolcezza. Ora siamo nell'epoca del Viagra, si salta il cioccolatino, la cenetta, si passa direttamente al dessert, abbondantemente proposto dalle immagini ammiccanti sbalzate dal chiuso (?!) dei negozi di intimo nei bulbi oculari. Bei cazzotti, c'è da dire, lisci, morbidi, burrosi e zuccherosi, al gusto panna, nocciola o cioccolato, uppercut di pizzi e trasparenze. Altro che le cabine dei camionisti, le strade sono l'apoteosi dei voyeur. Già andare nella merceria era un problema. Non entri in un negozio a comprare calzini o slip, vaghi nell'area a luci rosa di un video noleggio, con un forzato aplomb e senza indugiare troppo sulle magnetiche gigantografie metro per settanta di gnocche galattiche. Oppure in una qualunque trasmissione a quiz del tardo pomeriggio. In casa, se hai voglia lumi, se no basta il pollice per saltare canale. Nel negozio, invece, ti tocca darti un imbarazzato contegno, sempre che la tipa prima di te non si metta a provare il triangolino rosso fuoco sotto il tuo naso. Allora diventa una piacevole tortura. Lassù, nel mio buen retiro, il giorno degli innamorati era tutto un saldo. Sui siti d'ingresso al web, potevi ordinare un mazzo di rose in offerta, oppure lumare la modella di turno, proprio accanto al login. Per strada, pub e ristoranti erano tutto un invito a prenotare, menù "all inclusive" ecc. ecc. Tornato in patria, invece, piombo nel dramma: o sei sfigato, e allora scegli se tapparti in casa o intrupparti nel plotone degli sfigati, oppure entri nella liturgia. Io sono single, niente liturgia. Niente cenetta a lume di candela, niente bottiglia di Amarone (all'ultimo San Valentino, prima del “divorzio”, abbiano ricordato i primi tete-a-tete con il “nostro” vino. Non è bastato). E soprattutto, solo fortuite ipotesi di dessert. Che è la cosa più fastidiosa, diciamolo. In più, qualche piccola sorpresa dagli amici, giusto per sottolineare la ricorrenza. Il primo è stato Ricky, quando son passato a prendere la rassegna stampa, stamattina. Giornali e passeggiata per il corso, per prendere un caffé e ascoltare le ultime notizie dalla galassia riminese. E sentirmi presentato ad una sconosciuta come suo partner alla cenetta di stasera, immortalando la battuta sotto le telecamere della Questura. La tipa si è fatta una risata (dopo avermi squadrato). Scherzi di Ricky: al povero A., un paio di elezioni fa, l'ha indicato come partner di un candidato (entrambi facevano parte dello staff elettorale, naturalmente), ovviamente sul sito del candidato, ovviamente tutto indicizzato su Google. A. l'ha presa con meno spirito (i riminesi sulle identità sessuali scherzano poco). Marchino è stato più tecnologico: da frequentatore di blog, ha lanciato il gioco delle blog coppie. Come Cupido del Cannocchiale mi ha riservato un tavolo web con Galatea. Un “blind date” intrigante, direi...

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Commenti

Os-cia te, "pregalo"... An vag gnenca ma la cisa... Ciao Felice

Il mio romagnolo latita. Vorrei avere una traduzione.

Hai ragione, mancano gli accenti... Traduzione con l'aiuto del dizionario romagnolo (ragionato) di Gianni Quondamatteo. Os-cia è l'ostia, ma viene usata come esclamazione per cosa inaudita - toccare l'ostia con le mani - o come esclamazione - magari di fronte a una bella donna - o come imprecazione. Quindi òs-cia te, "pregalo", non vado nemmeno in chiesa... Come dire, mi condanni a single a vita.

Male. Ho addestrato l'antispam, controllato il server, ho spedito persino un mazzo di pixel floreali. E mentre aspettavo, invano, un trackback, o solo un misero ping, il tasso alcolico si è grandemente alzato, mentre vagavo di host in host, fino al reset della mia malinconia. Cuore digitale…

Ciao!
Anche se tardivo di faccio gli auguri per San Faustino!

Sii devoto, pregalo e vedrai che esaudirà i tuoi desideri!

Felice

P.S.: per gli immemori, San Faustino è il santo protettore dei singles & zitelli/e e si festeggia il 15/2.

Beh, san Valentino ha una cosa in comune con tutte le altre sfighe: passa.
A proposito, come è andato il nostro blind date? O per saperlo devo chiederlo a Markino?