Graphic novel

Testi che riguardano le graphic novel

I libri che metterei sotto l'albero di Natale (che non ho fatto ma prima o poi mi deciderò a rifarlo). Parte prima.

Il Natale è tempo di decisioni. Fondamentali: cosa regalo a parenti, amici, conoscenti ecc ecc? Di solito, aspetto gli ultimi giorni, quando ormai sono tutti in preda alla frenesia del "mi manca il regalo per questo, quello e quell'altro ancora, cavolo, e non so cosa regalare". Io invece sono solo drammaticamente in ritardo con l'idea guida che accompagnerà i miei regali, rigorosamente mono tono. "Quest'anno faccio l'etnico": e giù set da colazione equo solidale nel senso di cibo e oggetti dal terzo mondo. Oppure cesti "cibi da aziende locali biologicamente compatibili", oppure libri.

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Sabato con l'Alligatore, Igort e Carlotto. E pure lunedì notte.

Mi piace Igort. Non da sempre, negli anni '80, avevo Andrea Pazienza negli occhi. Totalizzante. Poi, ho letto “5 è il numero perfetto”, giallo a fumetti ambientato a Napoli, la storia di un vecchio camorrista in pensione che stana sé stesso dando la caccia agli assassini del figlio, lui pure camorrista. L'ho riletto molte più volte del titolo. E me lo sono goduto. Meno male, ho ancora spazio per maturare. In realtà Igort ha fatto qualcosina di più di alcuni buoni libri: è una delle buone ragioni per ricominciare a rimpinguare la sezione fumetti nella libreria.

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Bush alle Termopili: 300, la politica estera americana al cinema

Bush come Leonida, gli Usa come i guerrieri spartani, baluardo della cultura occidentale contro le orde dei persiani, colorite, debosciate e poco guerresche, fermate in un bagno di sangue. Potrebbe essere questo il breve riassunto di 300, il film splatter sulla battaglia delle Termopili che ho avuto la sventura di vedere pochi giorni fa.

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