Politica

Testi che riguardano la Politica

Capire la città: «La vita agra» di Luciano Bianciardi

No, per intendere la città, per cogliere al disotto della sua tesa tetraggine il vecchio cuore di cui molti favoleggiano, occorreva - adesso lo capivo - fare la vita grigia dei sui grigi abitatori, essere come loro, soffrire come loro.

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Riprendo la mia strada

Si arriva a un punto - spesso - nel quale anche chi vive di parole, come me, deve guardare un po' più profondamente al loro significato. Chiedersi se veramente ciò al quale si lavora ci rappresenta, unisce i nostri desideri e aspirazioni alla realtà che ci circonda. In un mondo perfetto, tutto dovrebbe collimare. In un mondo che si vorrebbe perfetto ci possono essere sbavature lungo il cammino.

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Cultura, saperi, spazi e libertà: lettera aperta alla città per il Laboratorio Paz. E non solo.

Cara Rimini,
la chiusura del Laboratorio Paz, per la seconda volta, rappresenta una perdita per il tessuto culturale cittadino. Nella prima esperienza, il Laboratorio Paz ha utilizzato una scuola disabitata, espulsa dalla produzione di saperi, restituendola alla vita culturale con strumenti e metodi diversi dai consueti, ma non per questo con inferiore dignità. Ciononostante, l'Amministrazione comunale ha preferito interrompere, con una scelta discutibile e miope, questo esperimento urbano di socializzazione, impoverendo il tessuto creativo della città e riportando quel luogo nello stato di abbandono in cui si trovava. Una scelta politica che ha schiuso gli eventi che si sono susseguiti.

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«Ci siamo»: l'Unità (ci e mi) regala qualche ragionevole motivo di orgoglio

Prima pagina de L'Unità, 25-10-2008

Oggi è uscita la nuova "L'Unità". Il titolo principale è "Ci siamo". Parla della manifestazione del Pd a Roma, ma non io l'ho letto così. L'ho letto come dichiarazione del giornale, uscito con un nuovo formato, una nuova veste grafica e, sfogliandolo, con un nuovo spirito.

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The day after. Che poi è giusto l'inizio.

Non sono sconvolto. Non ho versato lacrime, né mi sono stracciato le vesti. Non sono terrorizzato, incazzato, e nemmeno deluso. E' andata così, molto, molto peggio di quel che avevo immaginato negli ultimi giorni, sicuro di una tonda vittoria sul filo di lana, che da "si può fare" si trasformava in un "ce l'abbiamo fatta". Non è successo. Anzi, non solo non abbiamo vinto, ma non si è avverato nulla di quel che mi sarebbe piaciuto avvenisse.

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