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Note sparse su fatti, fatterelli e persone

Ecce Bombo

Dovrei lavorare. Sì, dovrei proprio lavorare, un testo che mi sollecitano da più parti e con una discrezione così discreta che rasenta l'insopportabile, per quanto è suadente e gentile. E invece è solo la mia coscienza che morde e rimorde. L'ho lasciato per fare il mio dovere di militante, andando alla manifestazione per il No, chiusura di una campagna referendaria ancora più sonnacchiosa delle comunali (che in quanto a valium…).

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Il mio appello al voto (ragionato) per Rimini

La campagna elettorale delle comunali è cominciata già da tempo e, per fortuna, tra qualche giorno finirà. E' partita un po' da lontano, con una pretattica strisciante che a Rimini si è fagogitata pure le politiche, al punto che i partiti locali, a parte il massiccio invio di materiale promozionale, erano piuttosto affaccendati nelle manovre di assalto o di difesa di palazzo Garampi, piuttosto che a battere Berlusconi.

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La fata dentina

Elisabetta non ha un cognome, né un volto, come tutte le operatrici dei call center. Ha una voce e un ruolo, però: è la mia personal assistant della Tim per tutte le mie magagne e le mie informazioni. Ogni volta che digito 119, il circuito elettronico dell'etere dovrebbe dirottare la mia chiamata verso di lei, se non è impegnata, o a una fanciulla a lei attigua. Si è presentata qualche mattina fa, al cellulare, annunciando il nuovo servizio di assistenza che la Tim ha varato per i clienti particolari (i più spendaccioni, in pratica): lei stessa.

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Il gomito del clikkista

La diagnosi è di Icchio, al compleanno di mia nipote, al Bowling di San Marino, sentenziata tra un tiro e l'altro di bigliardo: Epicondilite. Gli è bastato sentire quei due, tre sintomi – male al gomito, poi lungo il muscolo, fino al mignolino talvolta – sciorinati accanto a biglie e panno verde, dove ci eravamo rifugiati per evitare lo stridio dei cuccioli festanti e le ancor più micidiali chiacchiere delle madri, invariabilmente su malattie dei bambini, su scuola e abbigliamento, sempre dei bambini. Tra un tre sponde con bevuta e un birillo preso Icchio, che gioca bene anche a bigliardo, ha cominciato a tastarmi il gomito: “fa male qui?” Ahia, fa male si... “Epicondilite” ha sentenziato di nuovo, con voce grave, gettandomi addosso il suo sguardo più serio. “Stai attento, può diventare cronica”. Epiché?

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Effetto notte

Serata trendy, quella di pochi giorni fa: sono andato a ballare al XXXX. In versione “ufficiale”: i pr, per una ricorrenza del locale, dovevano rimediare un po' di personaggi: politici, giornalisti... insomma, qualcosa che suona più o meno come le “categorie a rischio” di qualche anno fa. Gente che, per definizione, dovrebbe dare il tocco della mondanità, da piazzare ai tavoli come i pochi decori che connotano le serate a tema, sù, nell'olimpo del privée.

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