Inviato da Enrico Rotelli il 23 Luglio, 2020 - 11:52
La mia cara collega Vera Bessone – god bless you, darling - mi ha invitato ad aderire al gruppo “Per cambiare il nome a villa Mussolini a Riccione”. Apprezzo il gesto, ma non aderirò. Non vorrei scomodare l’immagine di Winston Smith, il cui ruolo nella fantastica e visionaria mente di George Orwell riscriveva la storia cancellando i nomi dei personaggi invisi al Potere del momento. Ma sono costretto a farlo. Solo che il ruolo del Potere di turno viene in questi tempi di social network preso dal coro isterico che serpeggia da una posizione revisionista all’altra, a destra come a sinistra. Con lo sterile tentativo di modificare il presente o il futuro semplicemente con un colpo di spugna reale o digitale: un trattino sul nome, un libro da togliere a scuola, una statua divelta o imbrattata, una gogna mediatica che dura lo spazio di un giorno, se va bene un po’ di più.
Inviato da Enrico Rotelli il 9 Luglio, 2020 - 11:06
Tra poco prenderò le mie solite medicine, che da quasi 11 anni mi accompagnano, salvo quando me ne dimentico. E da quasi undici anni sorrido quando sento talebanamente parlare di cure alternative. Pigliate pure quel che vi pare, le mie medicine mi hanno portato fin qui, Marco Paola e Andrea e company mi hanno portato fin qui e oggi più che mai me ne rallegro.
Inviato da Enrico Rotelli il 26 Giugno, 2020 - 12:15
Come un fiume carsico - sempre quello - riaffiora il giochino dei dieci libri. Ahimè vorrebbero solo la copertina, senza commenti: titolo e autore sna. Questa volta mi tira per la giacchetta la roscia per eccellenza, Federica. Vabbé, sono un debole e subisco il suo fascino fiammeggiante...
Apparteche ricordo solo un libro acquistato anche grazie alla copertina, "Un materasso nuovo. Racconti di uomini alle prese con amore, impegno e matrimonio", che mostra una delle coppie in muto dialogo amoroso di Lorenzo Mattotti. Ma poi: perché non dovrei svelare i vincoli di un libro?
Inviato da Enrico Rotelli il 29 Marzo, 2020 - 11:28
Lascia il marito 84enne Cesare Augusto Bagli, con il quale ha superato i 54 anni di matrimonio, due figlie e 4 nipoti. Instancabili viaggiatori, con il marito si manteneva giovane e indipendente coltivando il turismo e l’uso della tecnologia.
Inviato da Enrico Rotelli il 20 Luglio, 2019 - 15:21
Il mio nuovo cell (cinese), preso dopo che lo schermo del vecchio si è crepato come lo specchio della matrigna di Biancaneve, ci ha la home che non mostra le app di sistema. Per cui, al fatto di parlare a una sottiletta di mezzo metro quadro, dovevo pure aggiungere le grida «Ok google, voglio fare una foto» ogni volta che mi serviva la fotocamera. Mi vedevo già, sulla pista del Marecchia, mentre il merlo di turno mi additava alla merla come un pirla che perdeva un’ora per prendere la foto del falco pescatore già passato.