Inviato da Enrico Rotelli il 8 Febbraio, 2015 - 21:45
I pensieri deprimenti, si sa, magari fanno il giro largo, ma non perdono mai la strada di casa. Basta un minimo appiglio, un collegamento apparentemente ridicolo, e loro si ripresentano, ancorandosi al fondale del tuo cervello come una nave: magari fluttuanti come posizione, ma impossibili da mandar via.
Inviato da Enrico Rotelli il 24 Novembre, 2014 - 01:30
Non sono preoccupato per l'astensione. Anzi, non me ne frega niente. Non credo nemmeno sia lo specchio della “cattiva” politica. Credo sia lo specchio di una cattiva società. Perché dovrei preoccuparmi di chi non vota, di chi non si interessa della cosa pubblica? Se non ha nemmeno mezz'ora da dedicare a una passeggiata al seggio vicino e a fare un segno elementare, come una croce sul simbolo, non credo sia il sintomo di una cattiva politica. E' il sintomo di un'apatia sociale. Alle elezioni delle Regionali ce n'erano di liste – e di candidati - adatti a tutti i gusti.
Inviato da Enrico Rotelli il 22 Novembre, 2014 - 15:51
Ieri sera Roberto Gabellini ha presentato la sua ultima fatica letteraria, L'ultima marcia del tenente Peguy (edizioni Ares). Ammiro chi ha la forza e la costanza necessaria a completare un'opera, ma le rime, le strofe non sono mio territorio. Lui, sornione, mi ha ribattuto al telefono: «guarda che è un lavoro di prosa poetica». Ok, così si può fare, allora... Non conosco Charles Peguy, l'unica cosa che collega a me il letterato francese, tenente della Riserva morto sulla Marna nei primi giorni della Grande Guerra, è Roberto. Un filo esile, tutto sommato.
Inviato da Enrico Rotelli il 28 Settembre, 2014 - 17:14
Venerdì solitario spataccando sul web. Squilla il cellulare. E' l'una passata e sul display campeggia il nome di uno degli irriducibili della tagliatella, che sapevo in trasferta in Valmarecchia. Stupito per l'ora – da branda inoltrata per quei bradibi – rispondo immaginando un possibile invito alla birra della staffa. Talvolta, capita che inseguano la gioventù perduta. «Cosa fai?» Studio un template per un sito di un amico. «A quest'ora?!» Sai com'è... E te? «Passo da te che devo andare in bagno». In bagno?! Stupito per la richiesta, aspetto il bradipo, immagino mezzo sbronzo.
Inviato da Enrico Rotelli il 26 Settembre, 2014 - 00:33
Ci sono diversi modi di fare “carriera” in un partito. Il modo A, quello auspicabile, è il metodo classico: partecipi alla vita pubblica, fai proposte, le appoggi, cerchi di realizzare attività o iniziative che riguardano la collettività. Chessò: persegui un obbiettivo, un tema sociale, ad esempio la legalizzazione della marijuana, una legge di tutela di una minoranza, un diverso approccio ad un problema reale, una nuova legislazione in materia di gatti o di procreazione assistita o di contrasto del gioco d'azzardo.