Ragazzini per sempre
Venerdì solitario spataccando sul web. Squilla il cellulare. E' l'una passata e sul display campeggia il nome di uno degli irriducibili della tagliatella, che sapevo in trasferta in Valmarecchia. Stupito per l'ora – da branda inoltrata per quei bradibi – rispondo immaginando un possibile invito alla birra della staffa. Talvolta, capita che inseguano la gioventù perduta. «Cosa fai?» Studio un template per un sito di un amico. «A quest'ora?!» Sai com'è... E te? «Passo da te che devo andare in bagno». In bagno?! Stupito per la richiesta, aspetto il bradipo, immagino mezzo sbronzo. Squillo di tromba (discreto per fortuna) fuori dalla finestra, mi avvio ad aprire. Apre la portiera e mi allunga con fare circospetto un pacchettino di plastica con dentro della stagnola. Cos'è?. «Senti l'odore..» dice piano. E' ben chiuso, non si sente niente. Tasto il pacchetto... Niente, buio. «Cos'è?!» Gli richiedo, sempre più stupito... «Tartufo!!! Nero!!! Perché, cosa credevi?!»