Ciao Ciao 2005

Mollo qui il 2005, iniziato sonnacchioso e anche un po' indeciso per non dire altro, e finito come doveva finire: un bel divorzio di lavoro (con stile, che diamine, doveva finire così da tempo), la casa ormai operativa, nuove prospettive e poche righe per chi capita nel blog. Scritte, sono anche in questo in migrazione, con il mio nuovo GNU/Linux. Sì, anno nuovo vita nuova, se non in tutto, in molto, un 2006 partito già, con un po' di rincorsa e, nello stesso tempo, un po' d'affanno. Il Comune di Riccione è rimasto indietro, venerdì ho fatto un rapido giro degli uffici, un saluto a tutti quelli che c'erano, un pensiero per chi era nelle ferie a Bali, Malindi o alle Fontanelle, un bacio e tanti ricordi, belli, brutti, qualche risultato e un bel po' di esperienza in più, venata da qualche goccia di commozione. Perché 5 anni non si cancellano con poche righe di dimissioni, le cose belle restano, qualcuna raccolta nello scatolone, altre nei cd, le più nel cuore, pronte a saltar fuori incrociando uno sguardo, leggendo una riga, un sms o quando un profumo impertinente arriva nelle froge. Un album dei ricordi pret-a-porter, dalle infinite connessioni, che potrei sfogliare ora, in questi pochi minuti che mi dividono da un 2006 ancora da decidere, se non a tappe. Del resto, come fai a programmare un Viaggio del quale non conosci la destinazione? So solo che è partito, messo in moto non so bene da quale relé, tumultuoso, un evento appresso all'altro, in contemporanea, in sovrapposizione, uno stacco radicale: una nuova sistemazione, un contratto nuovo, uno estinto ed altri, forse, in evoluzione. E un mare di emozioni, tutte raccolte al volo, tra kilometri affrontati ad occhi assonati o gas aperto, autogrill, check-in e attese, arrivi e destinazioni, articoli lanciati e parole raccolte, squilli desiderati e inopportuni, felicità e rabbia e amori, tutti densi e affastellati in pochi mesi. Emozioni che riaffiorano negli auguri di queste ore, raccolte in un anno passato che non chiudo, stavolta no, le indosso tutte, stirate o spiegazzate, per i giorni nuovi.

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