Inviato da Enrico Rotelli il 26 Febbraio, 2007 - 14:28
Domenica senza auto, a Rimini, come in molte altre città. Passo da PierUgo B., ha il computer che fa il matto e non si capisce perché, nello sconforto dei bambini che non possono giocare. E neanche io lo capisco, perciò mi arrendo e mi incammino verso la mia passeggiata. "Aspetta, prendo la bicicletta e ti accompagno, vado a prendere le pizzette per i bambini". E ci avviamo insieme, lui bici alla mano. Sul corso, incontriamo Y., suo vecchio amico e, dopo pochi convenevoli, la conversazione - giuro, è tutto vero, ho cambiato i nomi ma ve la giro pari pari - si avvia sulle auto.
Inviato da Enrico Rotelli il 24 Febbraio, 2007 - 18:08
La scorsa estate il dibattito del marketing turistico della Riviera riminese è stato incentrato sulle spiagge attrezzate per i musulmani: come permettere alle signore dei (pochi) sceicchi che scendono in Riviera di utilizzare i servizi di spiaggia, tra uno shopping e l'altro, garantendo la loro privacy. Insomma, zone riservate, lontane da occhi indiscreti e dai topless che impazzano a forza di gravità alterna lungo l'arenile. Figuratevi un po', in mezzo ai vitelloni… La discussione è cresciuta a dismisura, complice la fiacca di cronaca bianca estiva.
Inviato da Enrico Rotelli il 20 Febbraio, 2007 - 13:22
Doveva essere più o meno in questo periodo, nel 1983, che il "Ragnetto" faceva base ad Aberdeen. L'avevo lasciato a Porto San Giovanni, per il mio turno di ferie, mentre la squadra rimasta a bordo lo portava dalle correnti di Scilla e Cariddi alle acque gelide del nord Europa.
Inviato da Enrico Rotelli il 14 Febbraio, 2007 - 15:30
San Valentino è una sfiga. Se hai la morosa oppure se non ce l'hai, comunque è una sfiga. A cominciare dal tam tam mediatico che lo preannuncia, che uccide ogni romanticismo. Altro che i baci perugina, con quella coppia d'altro secolo abbozzata in un cielo azzurro, preludio zuccheroso al bigliettino in cinque lingue e alle noccioline affogate nella dolcezza. Ora siamo nell'epoca del Viagra, si salta il cioccolatino, la cenetta, si passa direttamente al dessert, abbondantemente proposto dalle immagini ammiccanti sbalzate dal chiuso (?!) dei negozi di intimo nei bulbi oculari.
Inviato da Enrico Rotelli il 5 Febbraio, 2007 - 16:40
Adoro i voli low cost, è come prendere un taxi, con in più, a bordo, alcune graziose promoter che ti propongono discretamente qualche acquisto, se vuoi qualunque cosa oltre che volare. Inoltre, non devi parlare per forza al conducente. Ed è estremamente più conveniente. Intendiamoci, credo che qualunque taxi sia meno costoso fuori Rimini. Le rare volte che ne ho preso uno mi sono sentito negli scomodi panni di chi chiede di essere rapito, e il conto chiesto a fine corsa suona più come un "scusi, quant'è il riscatto"?