Inviato da Enrico Rotelli il 24 Settembre, 2007 - 13:02
“Eclissi dei diritti? Molte iniziative vanno proprio in questa direzione, e si sta creando un clima che li considera un ostacolo. Nell'agenda della politica la questione dei diritti precipita agli ultimi posti, sopraffatta da altri imperativi, la sicurezza e l'efficienza in primo luogo. ”. Lo dice Stefano Rodotà, giurista, già Garante della Privacy e attento studioso delle nuove frontiere della democrazia, anche in forma digitale. Il suo ultimo appello riguarda gli emendamenti presentati alla cosiddetta “lenzuolata Bersani”, in sede di commissione Industria al Senato.
Inviato da Enrico Rotelli il 24 Settembre, 2007 - 10:38
Come è andata, lo racconta Cristian sul suo blog, col suo occhio partecipe e distaccato insieme. E non sgarra di una virgola. Io ci stavo pensando, in questi due giorni di quiete, ma è arrivato prima lui e meglio, e mi toglie un “impegno” di parole che non saprei come onorare. Anche perché un elenco delle cose che succedono ad una festa, piccola, grande, riuscita, non riuscita, ciascuno dei partecipanti ce l'ha in sé.
Inviato da Enrico Rotelli il 18 Settembre, 2007 - 11:22
Housewarming, ovvero festa di inaugurazione della casa, quando si apre la nuova magione agli amici che la riscaldano con la loro presenza. E' quel che accadrà venerdì 21 a casa mia, cogliendo l'occasione della cena del vicinato, un raduno con gli abitanti, tutti amici, del blocco di appartamenti alla Castellaccia, la mia via e quella di fianco. A casa mia perché tra gli appartamenti è, di poco, il più grande.
Inviato da Enrico Rotelli il 14 Settembre, 2007 - 09:34
Un volo di farfalle lega il lavoro di Franco Pozzi con Marialuisa Cipriani, Bernhard Neulichedl, Claudia Morri, Lucia Raffaelli. E da Rimini, dove vivono o lavorano, pittore il primo, architetti gli altri, il volo approda alla Biennale di Venezia, nelle giornate dedicate a Joseph Beuys e al suo interrogarsi sul rapporto tra arte e ambiente.
Inviato da Enrico Rotelli il 12 Settembre, 2007 - 09:00
Barbara Magalotti ha fatto l'educatrice volontaria nel carcere di La Paz, Bolivia. Per i figli dei detenuti, che vivono con i padri all'interno della struttura carceraria. Vivono lì, come detenuti, ma non scontano una pena: i figli seguono i padri perché le madri, rimaste senza compagno, devono sopravvivere e spesso abbandonano i figli.