Debutto – Quattro: Ok

La Lokanda, saggio di fine laboratorio della compagnia teatrale Korekané

Al laboratorio de "La lokanda" mi sono iscritto perché:

a) volevo continuare a studiare teatro (vedi Debutto - tre...)

b) perché volevo lavorare in gruppo. Scrivo sempre da solo. Anche se sono comunicati, le cose le faccio mie e le scrivo. O forse non è nemmeno così, però è così che mi sentivo: un po' troppo solitario. Lo sono sempre stato. Si vede che cominciava a pesarmi.

Quando Chiara mi ha proposto di aggregarmi, ho detto ok. Più o meno come dice Ok Forrest Gump. La cosa soddisfava le condizioni A e B. E c'era anche la C: si andava in scena davanti a un pubblico. MAi fatto prima. Poi con lei - Chiara Cicognani - ci avevo già lavorato e la cosa mi era piaciuta. Mi ha insegnato un altro modo di leggere i testi. Più profondo. E in quelle settimane ho tirato fuori un monologo e un altro che devo finire di stendere.

E poi mi piaceva l'idea di lavorare su un testo di Baricco, Oceano Mare. Un bel libro, anche se Baricco, dopo un po' davvero ti sembra un insopportabile spocchioso. Bravo, ma che palle passare le ore con uno che ti racconta una bella storia - non sempre, diciamolo, una su due se va bene - e tra le righe ti ripete, per tutta la storia: "guarda come sono bravo, guarda come sono bravo, guarda come sono bravo, guarda come sono bravo, guarda come sono bravo". In Oceano mare si mette persino nell'ultimo capitolo, 'sto impunito... Almeno Durer, si metteva in mezzo ai suoi quadri, ma si dipingeva con un po' d'ironia... eccheccazzo.

E poi mi piaceva l'idea di lavorare sul mare. Mi piace il mare, tutto sommato ancora non l'ho abbandonato, anche se ci vado raramente. In fondo, tutti i lavori che prendo, non sono altro che degli imbarchi. E allora a Chiara ho detto Ok. Come Forrest Gump. Stesso tono. Mi sono fidato. E ho fatto bene. Anche ad Alberto - Guiducci, il marito di Chiara. Che poi è anche il regista, con Chiara. E anche il drammaturgo, con Chiara - beh, insomma, anche ad Alberto ho detto Ok, quando mi diceva "magari se fai così, oppure cosà". Poi una volta ha detto: "senti, perché non provi a tuffarti in questa scena, magari fai così e poi cosà e poi ti tuffi...". E anche lì ho detto Ok. E mi sono tuffato. E mi sono fatto male: costola rotta.

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