Inviato da Enrico Rotelli il 20 Ottobre, 2004 - 17:30
Il volontariato riminese ha perso un pioniere: Roberto Betti. Quarantaduenne, Roberto ha legato il suo nome all'immigrazione, negli anni in cui il fenomeno si poteva definire così: non c'erano norme certe ma solo tardive sanatorie, non c'erano centri di prima accoglienza né strutture residenziali, la parola extracomunitario diventava comune per i continui allarmi che lanciavano le associazioni di categoria, preoccupate per il commercio abusivo che i senegalesi praticavano.