Renzi e gli amici di destra che vogliono votare alle primarie

"Vota Antonio vota Antonio": Totò ne Gli onorevoli, di Sergio Corbucci

Ognuno ha gli amici che si merita. I miei erano berlusconiani. Prima. Ora sono accesi renziani. Non quello di borgo Marina. Quello di Firenze. E sono certo che ci sia un nesso, nel profondo del loro Io di destra. Ultra destra. Venerdì sera, canonica decompressione post lavorativa per soli uomini. All'ordine del giorno chiacchiere che, curiosamente, concedono poco al calcio e quasi tutto alla politica. Donne: niente. Son tutti sposati da anni, meno se ne parla e meglio è. Ma anche se ci fosse quest'ultimo ingrediente, sarebbe comunque una palla galattica perché A) son tutti di destra e quindi mi tocca fare o il sacco delle botte o lo spalanuvole (bella immagine, Niky, massimo rispetto) o il comunista; B) finita la mia striminzita birra mi devo cartonare il culo aspettando che si schiodino dalle loro triple medie con sgranocchiamento; C) devo sentire sproloqui sull'amministrazione della cosa pubblica senza che sappiano minimamente di cosa parlano. Per dirne una, Italo è ancora convinto che il nostro sia un sistema elettorale maggioritario. E invece è proporzionale. Ma sono amici veri e e non li cambierei per niente al mondo.

Ora il tormento è per le primarie. E Italo è saltato su che vuol venire a votare. Alla prima uscita ignoro. Tattica da vittima. Speri che il primo colpo sia estemporaneo. Non lo è. Ricolpisce. «Ah, ho deciso, io vado a votare Renzi». «Renzi?- sonnecchia Marco – vuoi andarlo a votare?» «Sì, io lo voterei». «Ma Italo – gli faccio – tu non sei un elettore del centrosinistra. Te sei di destra. Anzi, più che di destra, cosa vuoi venire a votare Renzi». «Io lo voterei, invece. Se fosse il candidato premier, io lo voterei». «Ma va là, te non c'entri niente con il centrosinistra, lo voteresti alle primarie, ma poi alle elezioni voteresti come al solito». Pigo, che sta maturando una verve più moderata, contraddice il fratello: «ma cosa vai a votare alle primarie del Pd, tu cosa c'entri?» «Io niente, ma Renzi lo voterei, ci vuole un po' di novità». «Ma sono le loro primarie, te non c'entri niente». «Perché, se sono le loro primarie io non posso votare?». ««Puoi votare – gli faccio – però devi registrarti all'albo degli elettori del centrosinistra. E te non sei un elettore del centrosinistra. Non lo sei mai stato e non lo sarai mai». «Ma io voglio votare Renzi anche se non sono del centrosinistra». «E Pigo: «Ma sono le loro primarie, te non c'entri niente. E' come se venissero in azienda da te e decidessero, chessò, cosa dovete fare. Te t'incazzeresti». «Cosa c'entra... Io voglio votare Renzi. Come si fa?». «E' semplice – faccio conciliante - te vai a iscriverti alle primarie e firmi che sei un elettore del centrosinistra. Sei disposto a firmare?» «Sì» «Che sei un elettore del centrosinistra?! Te?!». «Sì». «Ma non dire cazzate. Te non mi hai nemmeno votato quando ero candidato al consiglio di quartiere... Non ti ricordi più? Mi hai pure scritto una mail dicendomi che, di fronte alla scheda, hai visto il simbolo e non ce l'hai fatta. Un simbolo microscopico. Ed ero candidato ad una roba che non serviva a niente. Figurati se poi alle elezioni voti uno del Pd. A governare l'Italia».

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