Roberto, terzo anniversario

Roberto Rotelli, 25 aprile 1968 - 26 febbraio 2011

…sai Roby, ora capita che guardo alla vita, anche alla mia, e agli essere umani, come entità a tempo. Ma non in modo disdicevole o truce. Tutt'altro. Mi sento semmai liberato. Da orpelli, dal greve che non si sa perché ho accumulato e stipato e ancora ammucchiato per non so più bene quale scopo. Osservo gli altri, guardo il loro camminare o correre come da bambini si osservava l'incessante camminare delle formiche dentro e fuori i loro buchi o le crepe della terra, in quelle secche giornate assolate in campagna nell'esilio del Montefeltro. Scorro il loro andirivieni sui giornali con parole pronunciate come fossero di pietra, ma che il giorno dopo già son polvere d'argilla. O lungo le strade, carichi di vestiti, dentro e fuori dagli uffici, tacchettando o trascinando, da soli o in gruppi chiassosi, lungo invisibili tracce che calpestano tutti uguali e tutti diversamente. Li guardo e poi, puf! un attimo e non ci sono più. Scomparsi in chissà quale cretto...

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