Guru, intellettuali, Paz e cronaca cittadina. Tutto in un calderone.

Occazzo, adesso sono un "guru" del Pd, finito nel calderone "degli intellettuali di riferimento" del Comune. Devo dire che la stampa locale non mi lesina soddisfazioni, ultimamente. A partire dal "trombato di lusso" che mi ha simpaticamente appioppato il buon Mario, quando è nato il Pd a Rimini. Questa volta le soddisfazioni me le da il titolista della Voce di Rimini e il buon Paolo Facciotto, con il quale qualche anno fa ho collaborato, io all'Ufficio Stampa del Comune - ultimo anno legislatura Chicchi - lui a Rimini Turismo. Poi io mi sono messo a fare lo zingaro della comunicazione e lui è passato alla Voce. Sic transit gloria mundi.

Oggi, dalle colonne del suo giornale, ha dedicato un articolo alla lettera aperta "sul Paz. E non solo." , che ho firmato con un altro po' di persone. Intanto, grazie dell'attenzione. L'articolo, tratto dalla rassegna stampa della Provincia, lo trovate allegato in pdf.

Titolo de La Voce: «Il Paz trova i nuovi "guru" nel Pd». Sottotitolo: «Il paradosso: il Comune attaccato dai suoi intellettuali di riferimento». La storia è riportata come ci si aspetta: si sa che al Grattacielo il Paz non è certo considerato uno degli esempi da seguire. In questo caso, l'uomo che morde il cane suona così: «I no- global del Paz [...] trovano nuove sponde politiche. A sinistra, nemmeno tanto radicale, e soprattutto in esponenti del Pd. Ieri Enrico "Kikko" Rotelli, giornalista, impegnato stabilmente nel settore comunicazione del partito a livello provinciale, ha inviato ecc. ecc. ecc.». La cronaca è cronaca, niente da eccepire (grazie again). E poi il mio ego incassa pure qualcosa: il jackpot del "guru", che non è poco.

Non ho capito bene invece questo passaggio, l'ultimo capoverso:

Ma chi sono i ventitrè sodali del Paz? Come è accaduto per i "guru" universitari radunatisi nell'ex centrale del latte, anche in questo caso non si tratta di spiantati o di irregolari (wow!). Ma di ex parlamentari, consulenti del partito che governa città e provincia, esponenti di cooperative che gestiscono budget milionari per conto degli enti locali, pittori musicisti e registi regolarmente e assiduamente ospitati nei cartelloni e nelle gallerie degli enti locali medesimi, ovvero creativi premiati con il Sigismondo d'Oro.

Cioè, Paolo, hai voluto darci degli ingrati o dei liberi pensatori?