Del gironzolare tra le connessioni: ovvero, Pamuk, i blog e le occasioni del blogday.

Se c'è una cosa che mi intriga è scoprire chi mi legge. Mi gasa un casino. Per curiosità, per conoscerli, per dargli una forma. Davvero, mica solo per vanità (“vanità, vanità, tutto è vanità”). Del resto, si scrive per essere letti. Sennò è onanismo. Perché si scrive per esser letti?! Ecco un motivo:

Chi scrive parla di cose che tutti conoscono ma che non sanno ancora di conoscere. Così, scrittori e lettori, avvertono quanto tutti gli uomini hanno in comune. La grande letteratura non parla della nostra capacità di giudizio, ma della nostra abilità di metterci nei panni degli altri.

L'ha detto Orhan Pamuk, ne La valigia di mio padre (titolo originale Badamin bavulu), il discorso tenuto a Stoccolma per la consegna del Nobel 2006. Mi piace la seconda frase: mi sembra un motivo valido. Chi scrive e chi legge crea connessioni. O almeno ci prova. Se poi gli viene bene, bene. Se no, pace: almeno ci ha provato. Mi sembra che Pamuk stia a pennello per 'sta storia del (dei) blog: scrivere è mettere in comune. E i link? Connessioni. Che stanno lì, pronte, finché server non ci separi.

Stamattina, dopo essermi svegliato (e ripreso), ho seguito le tracce lasciate dal BlogDay, tutte quelle che in queste ore potevo scovare: commenti, Technorati, blogbabel, statistiche, (Google no perché è ancora lì che balla e i risultati si leggono almeno un giorno dopo). Cose inaspettate. Davvero. Uno mette lì 4 blog (perché il 5° era una scelta ardua) per dire “visitateli perché...”. E si ritrova a vedere l'effetto che fa il suo e gli altri inviti a questo global party della scrittura on-line.

Intanto i commenti, che sono il sale del blog, per piacere di riceverli e per connessioni: accanto a Galatea e Markino, ho conosciuto una Ragazza con la Tiara. E ho letto il suo blog, che un po' è come farci una chiacchierata: chi è, cosa fa, cosa le piace, cosa non le piace, cosa legge. Senza fare domande e senza starci seduto al tavolino. Vabbé, manca qualcosa – anche di importante e bello: la persona in carne ed ossa, come si veste, i suoi gesti, il suono della voce, i profumi - ma mica tutti stanno a Rimini. E poi va a capire se ha voglia di uscire con tutti quelli che scrivono una battuta divertente. La vita è un po' più complessa, no? Poi le segnalazioni: a parte Galatea (nominato), sono nei 5 di Riga (update, ha cambiato blog, quando ho scrito il testo era Trattino), un po' scazzata dai postumi dell'esame, che da qualche parte mette cose così: “[...] sogno di partire il 9 settembre per una vacanza in barca con un ragazzo di nome "N". E lì assoporare per una settimana intera lo scuro dei suoi occhi e l'odore della sua pelle”. Grazie per il BlogDay e buon viaggio sensoriale.

La sorpresa più curiosa è essere Tumblerato. Non sapevo nemmeno cos'era Tumblr, figuriamoci essere tumblererato. O tumblato. Non è un blog, è qualcosa di più semplice. Un post senza possibilità di commenti. Secco così. Quasi un post-it. Ci scrivi, ci appiccichi una citazione, un testo, foto, video. Ne ho aperto uno anche io, stamattina. Beh: mi hanno citato sul loro tumblr in tre. Phonkmeister, il tumblr di Eio, che era nella mia top 4 (l'ho detto che per il 5 ho fatto come Ponzio Pilato?!), Placidi Appunti di una Placida signora, e BolsoTumblr di Bolsoblog . E io ho seguito anche queste connessioni. E le connessioni delle connessioni. Con i miei sconosciuti lettori ho scambiato il ruolo e me li sono goduti. Perché “Chi scrive parla di cose che tutti conoscono ma che non sanno ancora di conoscere. Così, scrittori e lettori, avvertono quanto tutti gli uomini hanno in comune”. Ora, se vi va, seguite pure voi queste connessioni.

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Commenti

Tu navighi, noi ti si legge...la citazione di Pamuk è bellissima: non ho mai letto niente di suo, mo' me lo segno e lo metto in nota per i prossimi acquisti. E andrò a vedere pure i tuoi lettori: in fondo abbiamo un blog in comune, e un blogger che stimiamo, quindi tanto vale conoscerci. Bacioni, Chicco.

Prima leggiti La valigia di mio padre, poi passa ai romanzi: è una buona bussola e si "beve" che è un piacere. Io ho letto il Castello bianco e attaccato Istanbul. Scrive un po' pesante (una fatica il Castello...), ma tratta dei bei temi. E' un po' che volevo recensirlo e, almeno, ho cominciato.

Ho appena imparato la differenza fra post e commento, figurati se so cos'è un tumblr! Sto però scoprendo con meraviglia gli intrecci che arrivano coi blog (ad esempio, la Placida Signora che tu citi e che ti ha citato, l'ho linkata e segnalata x il blog day. Insomma, gira-gira, alla fine ci ritroviamo fra amici. Da quando ho parlato di ravioli alle Feste dell'unità e ho messo gli strozzapreti su You tube, nelle statistiche mi salta fuori che la maggior parte delle visite al mio blog arrivano da là... Che mi vogliano far convertire il tutto in spazio gastro-romagnol-mangerecc.. alla Raspelli? Ah, dimenticavo, anche sul "coso" di Montezemolo sono venuti in molti a curiosare... Ecco cosa vuole il popolo: cibo e s*x.

Vero che è una figata? Svolti il link ed eccoti di fronte a una roba nuova. Che magari non ti serve, ma magari sì. Ti ho vista dalla Placida signora: il mondo è piccolo e siamo solo 70 milioni di blog, cosa vuoi che sia...

Per il sesso: curioso, he? Il secondo blog che mi ha linkato era erotico, si chiamava "il Pom***o", e ha inserito nelle sue pagine l'anteprima di "Lost in Christmas", la mia letterina a Babbo Natale. Mi ha linkato in automatico per queste parole "erotismo", "bambini", "mamme". Pensa la faccia degli assatanati che arrivano là e ci trovano la storia dei bambini che non potevano più rincorrere i piccioni in piazza Cavour per colpa delle bancarelle...

mamma mia che imbarazzo...hai citato l'unico post scritto sotto l'effeto di un cocktail ormonale di sentimentalismo... dovrò ri-rendere pubblico il mio vecchio e cinico blog per rifarmi una reputazione XD

Cinico blog... bel nome!! Fa un casino Rai tre dei "vecchi" tempi...