Libere! Simona Pari e Simona Torretta rilasciate
Simona Pari e Simona Torretta sono libere: l'annuncio della tv Al Jazeera rimbalza dall'etere alle agenzie di stampa, ai telefonini di casa Pari, a Rimini. Gli occhi di Donatella Rossi, la madre di Simona, sono incollati al video, la bocca socchiusa nello stupore, mentre un pollice fa zapping tra i canali, alla ricerca di una conferma. Non è una notizia come quelle volate, rincorse, talvolta create in questi 21 giorni, Donatella, Luciano, il padre, alcuni amici in visita aspettano la conferma, che il lancio di agenzia diventi quella per loro è la sola, l'unica Notizia. Qualcuno si fa prendere dall'entusiasmo, ma mamma Donatella aspetta una telefonata. Che arriva, non dalla Farnesina come domandava a gran voce, ma dal presidente Berlusconi: la rassicura, ormai è vicino l'epilogo, sua figlia è salva e si sta dirigendo verso l'aeroporto di Baghdad, tornerà a casa. Si inumidiscono gli occhi, il dignitoso sorriso di una madre, la celata che copre il dolore, si scioglie in lacrime. Poi un caos indescrivibile, scandito dal trillo dei telefoni, le pressioni dei giornalisti, gli amici al telefono o al citofono. Uno, addirittura, mette una cassa di spumante nell'ascensore con un biglietto, mentre sotto la palazzina a Marina Centro si raduna la folla. Al momento di scrivere queste righe è da poco atterrato a Miramare l'aereo, messo a disposizione dalla Presidenza del Consiglio, che porterà Donatella Rossi, Luciano e Marco Pari a Roma, insieme alla ragazza di Marco e ad alcuni amici che hanno sostenuto la famiglia in questi giorni di paura ed incertezza. Tra poche ore riabbracceranno Simona e si chiuderà nella gioia questo capitolo, vissuto in sospensione tra la speranza ed il dolore.