Ecce sito
Dopo tante - ma che dico tante, tantissime - menate, alla fine sono riuscito a "buttare su" la nuova galassia "enricorotelli.it". Una roba da "sburoni", come si direbbe dalle mie parti (se non avessi già visto l'arcipelago di Cristella ): sito principale (www.enricorotelli.it), blog (lacasadikikko.enricorotelli.it) e un altro paio di robe in divenire ormai mature, che annuncerò tra qualche giorno, intesi come settimane o mesi. Tutte sul mio - wow - server. E tutte con Drupal, pure il blog. Ebbene si, ho migrato da Wordpress a Drupal pure la casa di Kikko. "Chemmifrega - potrebbe dire un lettore qualunque - se ti visito è perché voglio leggere i testi, mica sapere come perdi tempo nella missione impossibile di capire le segrete alchimie dei codici"... Te rason, fioul (hai ragione, figliolo). Il fatto è che faccio fatica a vedere un testo senza il contesto, ovvero il media che lo produce. E faccio fatica anche a non voler provare - senza velleità economiche - a gestire davvero ogni aspetto del comunicare, da quello più tecnico a quello letterario. Il medium è il messaggio. E mi piace esplorarlo davvero, anche se come età dovrei essere indotto a più miti voli pindarici.
E allora partiamo con la rassegna delle novità. La principale è il sito vero e proprio, che è dedicato principalmente ai miei lavori: comunicati stampa, articoli, profilo professionale, insomma quelle robe lì. La parte pubblica del mio lavoro, quella "professionale", di giornalista, curatore di siti - intesi come mezzi di comunicazione di massa ergo giornali elettronici - comunicatore. Per ora ho raccolto un profilo dei libri pubblicati, gli articoli scritti nel quinquennato gambiniano in quel della Camera dei Deputati, alle prese con l'attività di Sergino. Poi, un po' alla volta, recupererò i vari comunicati, articoli, testi e prodotti editoriali scritti in giro. Una sorta di curriculum dinamico che amerei arrivasse il più indietro nel tempo possibile. E che al possibile, appunto, si limiterà.
La Casa di Kikko, alleggerita editorialmente da articoli e comunicati vari, resterà invece il mio sfogatoio letterario, zibaldone elettronico di viaggi, passioni, pensieri e azioni, nel quale condivido con amici e sconosciuti emozioni belle e brutte, moti dell'anima e della carne, bagattelle e cazzeggi vari. Insomma, una dimensione privata - pubblica, con tutte le contraddizioni che ha comportato e che comporta. E siccome siamo la somma delle nostre contraddizioni, mi piace più o meno così e, a giudicare da come sta andando, mi sembra che piaccia ai lettori. L agrafica difetta un po', devo ammetterlo, ma ormia ero stufo di lavorare dietro le quintee quindi, ho "buttato sù" quel che avevo. Di modifiche ne farò, statene certi. Papena avrò un po' più chiaro il tutto.
Perché Drupal e non più Wordpress. Non è finito un amore: con la comunità open source fondata dal texano Matt Muellenweg ci sono molti giorni di divertimento e lavoro che non si cancellano. E un credo - è la migliore piattaforma per pubblicare blog che conosca - che non rinnego. Anzi. Ma credo che Drupal abbia il medesimo orizzonte professionale nel diverso campo dei Cms (Content management system), anche se non ha raggiunto il grado di raffinatezza del cugino per blog, per quanto riguarda l'usabilità. E' una sensazione, che in questi mesi di sperimentazioni nascoste o visibili ai lettori (il sito della campagna elettorale per Caronna a Rimini) si è andata via via rafforzando. In questi anni ho curato il blog, anche se con grande discontinuità, con la stessa cura di un qualunque mezzo di comunicazione di massa. E ho sentito la necessità di superare quella sottile linea di demarcazione che c'è tra una piattaforma blog a un Cms vero e proprio. Una differenza sottile, dicevo, ma reale e, talvolta, evidente.
Ora il lettore, se vuole interagire con me e gli altri, ha di fronte qualche piccolo scoglio in più: si deve loggare, ovvero registrarsi. Una palla, lo so, una procedura semplice ma comunque una procedura, che prima non era necessaria. A parziale scusa posso dire che è una barriera contro gli spammers, e che però, una volta affettuata, vi consente di partecipare, eventualmente navigare, a tutto l'arcipelago enricorotelli.it: blog, sito (e poi vediamo cosa creerò ancora), come se si trattasse di un solo luogo.
Buona lettura.
Commenti
Cristella
8 Novembre, 2007 - 18:54
Collegamento permanente
Sono contenta di essere arrivata "uno"
Mavvà! Nonostante il familiare azzurro, pensavo di aver sbagliato indirizzo.Ti ricordi la mia sorpresa e la mia emozione quando tu commentasti il mio blog prima ancora che io sapessi che "il giocattolo" era già on-line (eh eh, quella figlia web master!).Beh, oggi con grande soddisfazione contraccambio il "primato". A dire il vero, non so se l'accoppiata "sburone" / "sito di Cristella" si possa dire tanto in giro... (al coniuge specialmente!).A parte gli scherzi: ora mi metto il salvagente e mi faccio un giro nel tuo arcipelago.Auguri auguri, kikko!
Enrico Rotelli
9 Novembre, 2007 - 11:30
Collegamento permanente
Un po' alla volta....
Temevo di spaesare un po', con questa veste grafica (temporanea). E infatti me lo confermi. Ma appena ho finito di mettere a posto qualche piccola magagnina, mi rimetto in pari anche sul vestito. Intanto i reidirizzamenti funzionano, ho "solo" qualche problema con i feed (maledizione), che non sono poco. Ma oggi studio per risolvere (ammesso che ci riesca).
Per l'accoppiata: sai che sono misurato con le parole, non l'ho mica messa a caso.
Galatea
9 Novembre, 2007 - 12:57
Collegamento permanente
Bello!!!!
Bello!!!!
Enrico Rotelli
9 Novembre, 2007 - 13:02
Collegamento permanente
denghiu
davide nardi
9 Novembre, 2007 - 14:28
Collegamento permanente
sito
Ho dato un occhiata al tuo nuovo sito. Non sono uno esperto , ma graficamente mi piaceva più quello prima. E' anche già più difficile usarlo. Kikko non micompliocare la vita!!!! Ciao
Enrico Rotelli
9 Novembre, 2007 - 17:04
Collegamento permanente
Scusa Davide..
... non lo cambio più il sistema, giuro. (Però hai ragione, è un po' più complicato. Figurati per me....)